L’ordine di esibizione nel prisma dell’armonizzazione europea: riflessioni a margine della modifica all’art. 210 c.p.c.

Angela Maria Felicetti Fascicolo 2/2024

Abstract: Il contributo intende mettere in luce lo stato di avanzamento del processo di armonizzazione della disciplina italiana dell’esibizione per ordine del giudice al modello di discovery giudiziale proposto dal diritto dell’UE. L’analisi prende le mosse dall’armonizzazione verticale messa in atto dall’UE in tre ambiti specifici: il diritto industriale, la normativa antitrust e il diritto dei consumatori. Offre poi una disamina dei recenti sviluppi interni all’ordinamento italiano, con un focus sull’esibizione nell’ambito delle azioni di classe e sulle nuove sanzioni previste per l’inottemperanza all’ordine giudiziale di cui all’art. 210 c.p.c. Il contributo anticipa, inoltre, le prossime tappe del processo di armonizzazione, presentando le ultime proposte legislative dell’UE riguardanti l’introduzione di un’esibizione speciale per le azioni in tema di danni derivanti dall’intelligenza artificiale e da prodotto difettoso. Infine, il contributo offre una riflessione sulle caratteristiche portanti del modello europeo di esibizione e sulle connesse ripercussioni sul paradigma giuridico interno. 

Abstract: This paper aims to highlight the progress of the harmonization process on access to evidence orders in Italian civil procedural law toward the model proposed by EU law. The analysis begins by assessing the vertical harmonization approach as adopted in three specific areas: industrial law, antitrust law, and consumer law. The paper then examines recent domestic developments in Italy, focusing on disclosure in class actions and the new sanctions for non-compliance with judicial orders under Article 210 of the Italian Code of Civil Procedure. Furthermore, the paper introduces the next steps in the harmonization process by presenting the EU legislative proposals on the introduction of special disclosure for actions related to damage arising from artificial intelligence and defective products. Finally, the paper reflects on the main features of the European disclosure model and its implications for the domestic legal paradigm. 

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