La tutela eurounitaria del consumatore e il ruolo della res iudicata nel procedimento monitorio: la ricerca di una coerenza sistematica, tra autonomia ed effettività
Abstract: Il presente contributo intende sinteticamente evidenziare, tramite lo studio dell’esemplificativa tematica del rilievo officioso delle nullità di protezione in ambito consumeristico, i problematici profili di compatibilità procedimentale che gli approdi giurisprudenziali –– europei e nazionali (in particolare, con la sentenza a Sezioni Unite n. 9479/2023) –– hanno concorso a determinare, rendendo necessaria una rinnovata analisi dei rapporti insistenti tra istituti processuali (già largamente dibattuti), quali il giudicato “implicito” nel contesto di un procedimento di ingiunzione, e la disciplina “di protezione” enucleata nella direttiva 93/13/CEE. A fronte del rimaneggiamento interpretativo con cui la Suprema Corte, ridisegnando i confini normativi dello strumento di cui all’art. 650 c.p.c., ha tentato di ristabilire l’armonia tra i principi di matrice europea e la disciplina processual-civilistica nazionale, è parso necessario percorrere –– nell’ambito della presente trattazione –– la via del “tentativo di falsificazione”, in modo da verificare se una soluzione maggiormente conservativa degli equilibri processuali interni –– nei margini di azione riservati all’autonomia procedimentale statale –– avrebbe potuto trovare applicazione.
Abstract: This contribution aims to succinctly highlight, through the study of the illustrative issue of the ex officio recognition of protective nullities in the consumer protection context, the problematic profiles of procedural compatibility that jurisprudential developments—both European and national (in particular, the recent decision of the Joint Sections No. 9479/2023)—have contributed to shaping. These developments necessitate a renewed analysis of the interplay between procedural institutions (already widely debated), such as the “implicit” res judicata in the context of an injunction proceeding, and the “protective” framework delineated in Directive 93/13/EEC. In light of the interpretative reshaping undertaken by the Supreme Court, which, by redefining the regulatory boundaries of the instrument under Article 650 of the Italian Code of Civil Procedure, has sought to restore harmony between European principles and national civil procedural law, this discussion has opted for a “falsification attempt” approach. This method aims to assess whether a more conservative solution, preserving internal procedural balances within the scope of discretion afforded to national procedural autonomy, could have been adopted.